Occupazione, affari sociali e inclusione

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Risorse nazionali

Ciascuno dei 31 paesi che applicano le norme europee sul coordinamento dispone di un apposito organismo di collegamento con un'esperienza specifica nel campo delle questioni previdenziali transfrontaliere. Questo organismo svolge un ruolo importante rispondendo alle richieste di informazione e assistenza dei cittadini, ma anche di altri enti nazionali in cerca di aiuto.

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Il diritto dell'UE si limita a coordinare i regimi nazionali di sicurezza sociale, per cui la valutazione di un caso specifico dipende sempre dalle disposizioni nazionali che vi si applicano. Per consigli e informazioni è quindi preferibile rivolgersi alle amministrazioni nazionali, che conoscono sia la normativa dell'UE che la legislazione interna.

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Risorse europee

Non è possibile rivolgersi direttamente alla Corte di giustizia. Un giudice nazionale può chiedere alla Corte una "pronuncia pregiudiziale" per sapere come interpretare una disposizione specifica della normativa europea, se la sua sentenza dipenderà da tale interpretazione. L'interpretazione della Corte è vincolante.

Qualsiasi giudice nazionale può adire la Corte, anche uno di primo grado. La domanda di pronuncia pregiudiziale è obbligatoria se la sentenza è inappellabile. Anche se è sempre possibile consultare la Corte, in molti casi la giurisprudenza europea è già abbastanza chiara per risolvere questioni specifiche.

La Commissione europea può adire la Corte di giustizia se ritiene che il diritto nazionale sia incompatibile con le norme europee (“procedura d’infrazione”).

L'UE mette a disposizione diversi strumenti informativi e pratici per aiutare i cittadini a trovare una soluzione e a far valere i loro diritti. Inoltre, chi ritenga che la legislazione o le pratiche amministrative di un paese siano in conflitto con la normativa dell'UE può presentare una denuncia alla Commissione europea.

La Commissione europea potrebbe decidere di far causa al paese per porre fine alla violazione. Se necessario, può infatti adire la Corte di Giustizia dell'Unione europea avviando una procedura d'infrazione. A tal fine, non è indispensabile né che siano esauriti tutti i mezzi disponibili a livello nazionale, né che sia già concretamente sorta una controversia.

Si tratta tuttavia di una procedura molto lunga, e delle oltre 600 sentenze della Corte soltanto poche sono state pronunciate a seguito di una procedura d'infrazione. Più del 90% delle sentenze derivano invece da una domanda di pronuncia pregiudiziale proposta da un giudice nazionale.

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