Occupazione, affari sociali e inclusione

Notizie 28/05/2020

La ripresa dopo la crisi: Finanziamenti UE per proteggere i posti di lavoro e sostenere una società e un’economia verdi, digitali e inclusive

La Commissione europea sta proponendo cambiamenti necessari dei programmi relativi ai fondi sociali dell’UE per affrontare le sfide sociali e occupazionali nell’era post-crisi.

Oggi la Commissione europea propone cambiamenti necessari per i programmi relativi ai fondi sociali dell’UE per affrontare le sfide sociali e occupazionali cui si trova confrontata nell’era post-crisi, come ad esempio, l’aumento della disoccupazione giovanile, la necessità di orientare gli aiuti alimentari e materiali di base verso gli indigenti, nonché il rischio di povertà infantile. Le proposte di finanziamento presentate oggi accompagneranno inoltre i lavoratori nelle transizioni verdi e digitali, attraverso l'investimento nello sviluppo di competenze, per consentire loro di affermarsi in una società più digitale, climaticamente neutra e inclusiva. Allo stesso tempo, stiamo adeguando le nostre azioni di finanziamento alle sfide future, mediante l’introduzione di un meccanismo di risposta alle crisi per le prossime emergenze.

Per far ciò è necessario un rapido adeguamento alle norme sia degli attuali programmi di finanziamento sia della proposta per il bilancio futuro, al fine di rispondere alle nuove sfide. Il Fondo sociale europeo plus sarà il principale strumento finanziario per realizzare il Pilastro europeo dei diritti sociali. È il nostro punto di partenza per assicurare una ripresa socialmente equa. Atri strumenti come quelli già esistenti, quali il Fondo sociale europeo (FSE) e il Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD), saranno rafforzati utilizzando fondi nuovi, in modo da impegnarsi sin da ora per reinserire le persone nel mondo del lavoro e indirizzare gli aiuti verso i più vulnerabili.

Il commissario europeo per l’occupazione, gli affari sociali e l’integrazione, Nicolas Schmit, ha dichiarato: “Rendere lEuropa più resiliente, sostenibile e inclusiva in futuro significa investire nel suo popolo adesso, e in particolare, nelle generazioni più giovani. La nostra priorità è di superare rapidamente lo shock sociale ed economico causato dalla pandemia di coronavirus e assicurare che nessuno resti indietro.

Una risposta immediata: ulteriori risorse significative per il Fondo sociale europeo (FSE) e il Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD)

È stato proposto di inserire nei fondi della politica di coesione (il Fondo europeo di sviluppo regionale, il Fondo sociale europeo e il Fondo di coesione) 55 miliardi di euro di denaro fresco per il periodo 2020-2022, al fine di contrastare l’impatto negativo del coronavirus sul mercato del lavoro. Lo strumento a tale scopo è il pacchetto REACT-EU in cui il Fondo sociale europeo 2014-2020 svolge un ruolo chiave nel sostegno all’occupazione e all’inclusione sociale.

Le risorse aggiuntive del FSE dovrebbero essere dirette a sostenere principalmente:

  • il mantenimento dell’occupazione anche attraverso il ricorso alla cassa integrazione e agli aiuti ai lavoratori autonomi per proteggere il loro reddito
  • la creazione di posti di lavoro, in particolare per le fasce più vulnerabili
  • l’iniziativa a favore dell'occupazione giovanile
  • corsi di formazione e istruzione
  • sviluppo delle competenze, in particolare a sostegno della duplice transizione verde e digitale
  • misure volte a migliorare l’accesso ai servizi sociali e di assistenza sanitaria, inclusi quelli per l’infanzia.

La Commissione ha inoltre proposto che gli Stati membri possano dotare il Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD) di risorse aggiuntive fino al 2022, nell’ambito dell’iniziativa REACT-EU. Ciò fornirà ulteriori risorse per l’assistenza materiale di base e il sostegno alimentare, per le misure di accompagnamento e per le specifiche misure di inclusione sociale. Si assicurerà inoltre che il finanziamento di misure chiave volte a riparare i danni provocati dalle crisi e il sostegno agli indigenti possano continuare senza interruzioni.

Nell’erogazione di questi fondi gli Stati membri dovrebbero opportunamente promuovere l’uguaglianza di genere che rappresenta un principio orizzontale nella legislazione sui fondi sociali.

La risposta a lungo termine: una proposta rafforzata per il Fondo sociale europeo plus

Nel quadro delle nuove proposte per il futuro bilancio UE a lungo termine 2021-2027 adottato oggi, la Commissione ha proposto importanti emendamenti alla proposta sul Fondo sociale europeo Plus (FSE+).

  • La proposta modificata include un sostegno rafforzato alloccupazione giovanile. Gli Stati membri con un tasso superiore alla media europea di persone di età compresa tra 15 e 29 anni, che non sono né occupate né impegnate in attività di istruzione o formazione, dovrebbero investire almeno il 15 % (fino al 10 % nella proposta iniziale sul FSE+) delle loro risorse FSE+ in iniziative mirate a sostenere i giovani.
  • Il FSE+ contribuirà inoltre a lottare contro la povertà infantile. Nessun bambino può essere lasciato indietro a seguito della pandemia di coronavirus. La proposta modificata relativa al FSE+ impone agli Stati membri di assegnare almeno il 5 % delle loro risorse di FSE+ per attuare misure volte a ridurre la povertà infantile.
  • Inoltre, il FSE+ fornirà un notevole contributo alle transizioni verde e digitale orientando gli investimenti verso opportunità di qualificazione in modo che i lavoratori possano crescere in una società più digitale, climaticamente neutra e inclusiva.
  • Per prepararsi meglio alle future situazioni di emergenza, il FSE+ include un meccanismo di risposta alle crisi. In tal modo si garantirà che, in circostanze eccezionali, la Commissione possa adeguarsi per rispondere a tali eventi, modificando rapidamente, ove necessario, le norme di gestione dei fondi per gli Stati membri.

Un Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) rafforzato

Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) sostiene i lavoratori che hanno perso il lavoro in seguito a importanti mutamenti strutturali, mediante il finanziamento di una formazione mirata e di un’altra forma di sostegno per il loro reinserimento nel mercato del lavoro. Alla luce del previsto aumento della domanda in seguito alla pandemia di coronavirus, la Commissione propone di aumentare il finanziamento annuale disponibile a 386 milioni di euro a partire dal 2021.

Ulteriori fondi a sostegno degli obiettivi occupazionali e sociali

Inoltre, molti altri fondi investiranno considerevolmente per sostenere gli obiettivi occupazionali e sociali

Il nuovo strumento di ripresa e resilienza ha una dotazione di 560 miliardi di euro che può essere utilizzata dagli Stati membri per sostenere gli investimenti e le riforme sociali attraverso finanziamenti e prestiti. Tale strumento si collega con l’orientamento del semestre europeo che si fonda sul pilastro europeo dei diritti sociali. Aiuterà pertanto gli Stati membri ad affrontare le sfide strutturali economiche e sociali in varie aree, in particolare sul piano sociale, occupazionale, delle competenze e dell’istruzione.

La Commissione ha proposto di fornire cospicui fondi aggiuntivi per il Fondo per una transizione giusta , con un importo che potrà arrivare a 40 miliardi di euro. Tale finanziamento sarà utilizzato per mitigare gli impatti socio-economici della transizione verso un'economia climaticamente neutra nelle regioni maggiormente colpite, sostenendo per esempio la riqualificazione dei lavoratori.

InvestEU beneficerà altresì di maggiori risorse a sostegno dell’infrastruttura sociale o di microfinanziamenti agli imprenditori, in particolare nell’economia sociale. InvestEU dovrebbe avere una dotazione totale di 32 miliardi di euro.

Infine Erasmus, con un bilancio totale proposto di 25 miliardi di euro, investirà nei giovani offrendo loro l’opportunità di acquisire nuove esperienze andando all’estero. Questo programma offre sovvenzioni essenziali nel settore delle competenze e dell’istruzione e della formazione professionale (IFP).

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